Violenza di Palermo: il memorandum del Garante Privacy

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29/08/23

Dopo la violenza di Palermo, il Garante mette in guardia sulla condivisione del video.

Ricordando che in situazioni come questa la priorità è tutelare la dignità della vittima, il Garante privacy mette in guardia sulle conseguenze, anche di natura penale, della diffusione e condivisione dei dati personali della vittima dello stupro di Palermo e dell’eventuale video realizzato.

Essendo emerso purtroppo che molti utenti stanno portando avanti una "caccia alle immagini", il Garante con due provvedimenti d’urgenza - ha rivolto un avvertimento a Telegram e alla generalitò degli utenti della piattaforma, affinché venga garantita la necessaria riservatezza della vittima, evitando alla stessa un ulteriore pregiudizio connesso alla possibile diffusione di dati idonei a identificarla, anche indirettamente.

Il Garante ricorda che la diffusione e la condivisione del video costituiscono una violazione della normativa privacy, con conseguenze anche di carattere sanzionatorio, ed evidenzia i risvolti penali della diffusione dei dati personali delle persone vittime di reati sessuali (art. 734 bis del codice penale).

Per maggiori dettagli potete consultare la comunicazione del Garante a questa pagina.

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