Dati personali per addestrare gli algoritmi dell'intelligenza artificiale?

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28/11/23

Intelligenza artificiale: il Garante privacy apre un’indagine sulla raccolta di dati personali on line per addestrare gli algoritmi. L’iniziativa ha l'obiettivo di verificare se i siti pubblici e privati adottano le necessarie misure di sicurezza.

Ciò che si vuole iimpedire è la raccolta massiva (webscraping) di dati personali.

L’indagine conoscitiva riguarda tutti i soggetti pubblici e privati, operanti quali titolari del trattamento, stabiliti in Italia o che offrono in Italia servizi, che mettono a disposizione on-line dati personali liberamente accessibili anche dagli “spider” dei produttori di algoritmi di intelligenza artificiale.

È risaputo infatti che diverse piattaforme di intelligenza artificiale attraverso il webscraping raccolgono, per differenti usi, enormi quantità di dati anche personali pubblicati per specifiche finalità (cronaca, trasparenza amministrativa ecc.) all’interno di siti internet gestiti da soggetti pubblici e privati.

Il Garante rivolge quindi un invito alle associazioni di categoria interessate, alle associazioni di consumatori, ad esperti e rappresentanti del mondo accademico affinché facciano pervenire i loro commenti e contributi sulle misure di sicurezza adottate e adottabili contro la raccolta massiva di dati personali a fini di addestramento degli algoritmi, all’indirizzo webscraping@gpdp.it, entro 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso di consultazione sul sito dell’Autorità.

A seguito dell’indagine conoscitiva l’Autorità si riserva di adottare i necessari provvedimenti, anche in via d’urgenza.

Per maggiori informazioni rimandiamo alla pagina del Garante.

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