ChatGPT viola la normativa privacy?

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12/02/24

Il Garante privacy ha notificato a OpenAI, società che gestisce la piattaforma di intelligenza artificiale ChatGPT, l’atto di contestazione per le violazioni alla normativa privacy. 

La notificazione segue il provvedimento di limitazione provvisoria del trattamento, adottato dal Garante nei confronti della Società lo scorso 30 marzo.

Nel provvedimento, il Garante privacy rilevava la mancanza di una informativa agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l'assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali, allo scopo di “addestrare” gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma. Come peraltro testimoniato dalle verifiche effettuate, le informazioni fornite da ChatGPT non sempre corrispondono al dato reale, determinando quindi un trattamento di dati personali inesatto.

Al’esito dell’istruttoria svolta, l’Autorità ha ritenuto che gli elementi acquisiti possano configurare uno o più illeciti rispetto a quanto stabilito dal Regolamento UE e a questo punto OpenAI, avrà 30 giorni per comunicare le proprie memorie difensive in merito alle presunte violazioni contestate.

Nella definizione del procedimento il Garante terrà conto dei lavori in corso nell’ambito della speciale task force, istituita dal Board che riunisce le Autorità di protezione dati dell’Ue (Edpb).

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