La chiavetta USB contenente gli atti del processo è vuota: il giudizio è rinviato

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20/07/22

Immagina di star aspettando una sentenza. 

Bene, ora immagina che la sentenza non venga emessa perché la chiavetta che avrebbe dovuto contenere gli atti del processo è vuota. 

No, non è l’incipit di una barzelletta o di un racconto fantascientifico, ma quanto accaduto il 14 luglio 2022, giorno in cui era attesa la sentenza del caso Eternit bis. 

A fare l’annuncio sono stati i giudici stessi, che si sono accorti della situazione nel momento in cui volevano aprire i file per risalire a un passaggio di una consulenza tecnica. 

Le conseguenze di questa situazione surreale? La causa è stata rinviata alla fine di settembre per quella che tecnicamente è stata definita “ricostruzione di atti mancanti”. La Corte concederà poi alle difese un ulteriore termine di 15 giorni.

Fondamentale capire se la chiavetta sia stata danneggiata o se gli atti non siano mai stati caricati: i documenti in questione, in gran parte consulenze tecniche, sono quelli alla base della sentenza di primo grado e se emergesse che non sono mai stati caricati, entrambi i procedimenti sarebbero nulli. 

L’accadimento sottolinea quanto ancora ci sia da fare in tema di protezione dei dati e di digitalizzazione del processo. 

Aspettiamo settembre per scoprire le sorti della controversia. 

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