Approvato il decreto flussi: novità per i lavoratori stranieri

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10/07/23

Il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, il dpcm con la “Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per il triennio 2023-2025”.

Nel comunicato finale del Cdm si legge che «Per il triennio 2023-2025 il Governo prevede complessivamente 452 mila ingressi, rispetto a un fabbisogno rilevato di 833 mila unità», con 136mila ingressi nel 2023, 151mila nel 2024 e 165mila nel 2025.

La spinta ad approvare il decreto è arrivata dalla difficoltà a reperire lavoratori nell’agricoltura e nel turismo.

Sono state estese le categorie professionali e i settori produttivi coinvolti: insieme a elettricisti e idraulici, una quota specifica viene riattivata per gli addetti ai settori dell’assistenza familiare e socio-sanitaria. Aggiunti anche «lavoratori per il trasporto passeggeri con autobus e per la pesca».

Si confermano per il lavoro autonomo e subordinato non stagionale i settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia, turistico-alberghiero, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare, della cantieristica navale; per il lavoro subordinato stagionale i settori agricolo e turistico-alberghiero.

Nell’ambito delle quote per l’agricoltura e per il turismo, si riservano specifiche quote per i lavoratori provenienti da Paesi di origine o di transito che sottoscrivono accordi per facilitare la migrazione regolare e contrastare quella irregolare e le cui istanze di nulla osta all’ingresso in Italia per lavoro stagionale, anche pluriennale, siano presentate dalle organizzazioni di lavoro indicate nel decreto e maggiormente rappresentative a livello nazionale.

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